Tamoxifene e rischio di tumore al seno controlaterale nelle portatrici di mutazioni BRCA1 e BRCA2


È stato condotto uno studio per determinare se il trattamento adiuvante con Tamoxifene per il carcinoma mammario sia associato a una riduzione del rischio di tumore alla mammella controlaterale per le portatrici di mutazioni in BRCA1 e/o BRCA2.

Sono state effettuate analisi di dati di coorte osservazionali aggregati, autoriferiti al momento dell’arruolamento e al follow-up dallo studio IBCCS ( International BRCA1, and BRCA2 Carrier Cohort Study ) e dal kConFab ( Kathleen Cuningham Foundation Consortium for Research into Familial Breast Cancer ) e dal Breast CFR ( Breast Cancer Family Registry ).

Le donne idonee all’arruolamento erano portatrici di mutazioni in BRCA1 e BRCA2 diagnosticate con carcinoma mammario unilaterale a partire dal 1970 e nessun altro tumore invasivo o utilizzo di Tamoxifene precedente al primo carcinoma mammario.

Gli hazard ratio ( HR ) per il tumore alla mammella controlaterale associato a uso di Tamoxifene sono stati stimati utilizzando la regressione di Cox, con aggiustamento per anno ed età alla diagnosi, Paese e ooforectomia bilaterale e censorizzate alla mastectomia controlaterale, al decesso o alla perdita al follow-up.

Delle 1583 donne portatrici di mutazioni in BRCA1 e delle 881 con mutazioni in BRCA2, 383 ( 24% ) e 454 ( 52% ), rispettivamente, avevano assunto Tamoxifene dopo la prima diagnosi di carcinoma mammario.

Sono stati osservati 520 tumori mammari controlaterali in 20 104 anni-persona di osservazione.

Le stime di hazard ratio ( HR ) aggiustato sono state pari a 0.38 e 0.33, rispettivamente, per le portatrici di mutazioni in BRCA1 e BRCA2.

Dopo troncamento a sinistra al reclutamento nella coorte, le stime di hazard ratio aggiustate sono state 0.58 e 0.48 basate su 657 portatrici di mutazioni in BRCA1 e 426 in BRCA2 con 100 carcinomi mammari controlaterali su 4392 anni-persona di follow-up prospettico.

Gli hazard ratio non hanno mostrato differenze in base allo status del recettore dell’estrogeno del primo carcinoma mammario ( mancante per il 56% dei casi ).

In conclusione, questo studio ha fornito evidenza che il Tamoxifene è associato a una riduzione del rischio di cancro alla mammella controlaterale per donne portatrici di mutazioni in BRCA1 e BRCA2. ( Xagena2013 )

Phillips KA et al, J Clin Oncol 2013; 31: 3091-3099

Onco2013 Gyne2013 Farma2013


Indietro

Altri articoli


L'ossigenoterapia iperbarica ( HBOT ) è proposta come trattamento per gli effetti tossici locali tardivi dopo l'irradiazione del seno. Mancano,...


Lo studio randomizzato di fase III OlympiA ha confrontato 1 anno di Olaparib ( Lynparza ) o placebo come terapia...


L'impiego di Paclitaxel per via endovenosa ( IVpac ) è associato a neuropatia e richiede una premedicazione per prevenire reazioni...


Il completamento con successo della chemioterapia è fondamentale per migliorare gli esiti del carcinoma mammario. L’intensità della dose relativa ( RDI...



La patogenesi della dermatite acuta da radiazioni ( ARD ) non è completamente compresa. I batteri cutanei proinfiammatori possono contribuire...



La terapia protonica è in valutazione nel tumore al seno come strategia per ridurre l’esposizione alle radiazioni al cuore e...


Le donne sopravvissute al linfoma di Hodgkin ( HL ) trattate con radioterapia del torace hanno un rischio fortemente aumentato...